Nel ponente ligure, sorge un meraviglioso borgo medievale abitato da poco più di 2.000 anime. Un luogo così delizioso che riuscì ad affascinare anche Claude Monet.
E’ un paese incantevole, situato a pochi chilometri dalla vicina città di Ventimiglia e dal confine con la Francia. Dolceacqua si sviluppa lungo le rive del torrente Nervia, nell’omonima vallata. E’ composta da due nuclei distinti, al di qua e al di là del Nervia, collegati tra loro da un ponte medievale. Il quartiere Terra, la parte storica della città, è dominato dal castello dei Doria. Suggestivi e senza tempo i caruggi, i vicoli stretti e acciottolati, che dalle rive del Nervia si arrampicano su fino al castello. Sui caruggi si affacciano graziose botteghe di artisti, di artigiani locali e negozi che smerciano prodotti enogastronomici tipici.
Girando senza meta tra i vicoli, si possono ammirare scorci suggestivi carichi di poesia. I panni stesi ad asciugare tra le case, le fontane in pietra, le lanterne basse ad illuminare gli angoli più bui, l’edera che si arrampica sulle facciate delle abitazioni, i fiori che decorano le finestre concorrono a creare una realtà che non sembra essere stata sfiorata della modernità.
Monet, accompagnato dall’amico Auguste Renoir, si recò in Riviera sul finire del 1883 e qui si trattenne per una quindicina di giorni. Rimase così affascinato da questi luoghi da volerci fare presto ritorno. E così il 23 gennaio dell’anno successivo, Monet arrivò a Bordighera. Nel suo vagabondare in Liguria, si spinse fino alla val Nervia e a Dolceacqua. Ritrasse il ponte e il castello dei Doria in tre tele e dedicò un quarto lavoro ai paesaggi brulli della valle.
Monet annotò, tra i suoi appunti di viaggio, il sopralluogo a Dolceacqua: “18 febbraio 1884, Dolceacqua nella val Nervia. Il luogo è superbo. Vi è un ponte che è un capolavoro di leggerezza”.
Dal 2011 ai lati del ponte, nei punti in cui si crede che Monet posizionò il cavalletto per dipingere, sorgono due pannelli che riproducono le opere del pittore.
Ecco le opere che Monet dedicò a questo borgo e alla sua valle:
Vale la pena arrampicarsi fino al castello dei Doria e fermarsi a visitarlo per scoprire la storia della città. Il castello fu eretto nel XII secolo e subì, nel corso degli anni, alcune importanti trasformazioni. Resistette a diversi assedi e al terremoto del 1887. Dal 1987 è stato acquisito dal Comune cittadino. Nelle giornate di sole, si gode di una meravigliosa vista sulla valle. Per informazioni sugli orari di visita: 0184 229507 o 337 1004228.
Per chi lo desidera, dal castello partono alcune passeggiate verso l’entroterra.
Dolceacqua vale certamente una visita, dedicata o di passaggio mentre vi recate al mare. Se non credete a me, fidatevi almeno del giudizio di Monet! Buon viaggio.
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